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Consigli utili

E' vero... Studiare fa diventare miopi ! - Commenti (0)

videogiochi e miopia

 

Tante mamme non hanno dubbi: se alle elementari il figlio deve mettere gli occhiali è colpa del tablet e dei videogiochi. Qualcuna invece accusa l’avversità dei bimbi per frutta e verdura: poche vitamine ed ecco che mettere a fuoco da lontano diventa impossibile.

Ma che cosa provoca davvero la miopia? Gli ‘imputati’ sono cambiati nel corso degli anni. Cent’anni fa, riferisce un recente studio sulla rivista scientifica Perspective in Public Health , la teoria che andava per la maggiore chiamava in causa la scarsità di luce nelle scuole, poi negli anni Sessanta si è ipotizzato che la genetica fosse decisiva e quindi non si potesse fare nulla per prevenire il difetto. Oggi si è tornato a dare importanza all’ambiente, tenendo però presente che la familiarità conta.

I geni creano i presupposti perché si instauri il difetto: se mamma e papà vedono male da lontano è molto probabile che il figlio dovrà mettere gli occhiali. Detto questo, il coinvolgimento di alcuni fattori ambientali sembra ormai certo: il lavoro da vicino, ad esempio, rende l’occhio miopie. Tenere libri e quaderni ad un palmo dal naso, come fanno spesso i ragazzi ed i bambini quando studiano, favorisce la comparsa del deficit: infatti, in molte popolazioni asiatiche, generalmente predisposte alla miopia, il difetto è strettamente legato al grado di scolarizzazione.

Tablet e computer sono davvero deleteri per la vista? Non più dei libri, ma di fronte ad un videogioco il tempo vola, e si passano ore, anzichè minuti, con gli occhi focalizzati su un punto troppo vicino. È questo che rende miopi, per cui l’unica prevenzione possibile, visto che studiare è un dovere e vietare l’uso del computer un’utopia, è far si che i bambini tengano gli occhi almeno 30 centimetri dal foglio o dallo schermo, invitandoli a stare il più possibile all’aperto, perché gli orizzonti limitati degli interni non allenano la vista a focalizzare da lontano.

Gli integratori servono? Un’alimentazione varia ed equilibrata è più che sufficiente per dare al bambino ciò che è utile e che serve per la salute degli occhi: basta mangiare un po’ di verdura a foglia verde per avere luteina, mentre i frutti a buccia blu come i mirtilli danno gli antociani che servono e con un po’ di mandorle e noci si assicura una buona dose di acidi grassi omega 3.

 

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ottica scauzillo

 

Il mondo attuale è stato disegnato per mettere a dura prova la nostra vista - Commenti (0)

luce blu smartphone

 

Senza nemmeno saperlo, oggi, nel 21°secolo, la gran parte delle cose che facciamo tutti i giorni sta in realtà compromettendo la nostra visione nel modo peggiore di quanto in realtà possiamo immaginare!

E, vale la pena dirlo - quando la nostra visione è compromessa, può portare a dolore cronico, a lesioni e accelerare il processo di invecchiamento del nostro corpo!

La pratica più ovvia e "cattiva" è indubbiamente il nostro moderno e quotidiano lavoro d'ufficio.

Se ci si siede davanti ad un computer per 8-10 ore al giorno, si sta mettendo la vista in una vera e propria "gabbia visiva". Si fissa lo stesso schermo ogni giorno, dalla stessa distanza per tutto il giorno ed è la stessa "scatola" che guardiamo giorno dopo giorno.

Senza dilungarci, immaginiamo di percorrere ogni giorno un tunnel dai nostri occhi al monitor.

In ogni ambito e circostanza che riguarda la nostra salute in generale, sarebbe opportuno equipaggiarsi di adeguati strumenti e nuove abitudini per far fronte a qualsiasi cambiamento o evoluzione che il nostro corpo è costretto a subire.

E perché non assicuriamo ai nostri occhi l’ "allenamento" di cui hanno bisogno ...  quotidianamente "affamiamo" gli occhi di visione periferica, in diversi colori e profondità.

In realtà, l'unica volta che guardiamo in lontananza è paradossalmente quando siamo sulla strada del ritorno a casa!

Ma c'è di peggio ...

Quando si torna a casa, che cosa si guarda da li a poco? Il televisore a schermo piatto? Il tuo iPhone o iPad? O la TV in camera da letto prima di addormentarti?

Complessivamente, il nostro campo visivo nella vita moderna è costretto e montato in tante e variegate "scatole visive".

In conclusione, non stiamo usando i nostri occhi completamente, dalla gamma periferica, alla percezione della profondità fino al contrasto di colore, sostanzialmente, queste abilità iniziano ad atrofizzarsi, è ora di alzarsi e cominciare a prendere le giuste precauzioni.

 

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Prevenire è meglio che curare - Commenti (0)

visita oculistica

 

La vista è un bene supremo. Concetto radicato, ma che fa sempre bene ripeterlo.

Quello che spesso ignoriamo è che ci sono varie fasi nella vita del nostro occhio che richiedono tutta la nostra attenzione proprio per la poca importanza che spesso gli attribuiamo.

Nella fascia di età tra i venti ed i trenta anni è sempre opportuno raccomandare controlli visivi periodici perché ci ritroviamo in un periodo in cui il rischio di una compromissione dell’occhio è elevata e possono aumentare i più comuni vizi di refrazione. Come ad esempio la miopia.

La miopia, come i più comuni difetti refrattivi quali l’astigmatismo e l’ipermetropia, obbligano all’utilizzo degli occhiali o delle lenti a contatto.

Inoltre, la seconda e terza decade di vita (talvolta anche prima) è caratterizzata dall’esordio del cheratocono. Il cheratocono è una patologia che colpisce ogni anno 50 persone su 100.000 ed è una malattia legata ad una debolezza strutturale della cornea che tende progressivamente a sfiancarsi assumendo lentamente la forma di un cono. In questo caso la terapia prevede l’utilizzo di occhiali speciali, denominati aberrometrici, e paticolari lenti a contatto. Fino a qualche tempo fa l’alternativa ad alcuni casi più gravi era il trapianto della cornea, oggi abbiamo la possibilità di ricorrere ad una laser terapia denominata cross linking che permette di rinforzare la struttura della cornea.

Per cui è fondamentale effettuare una visita oculistica se la visione diventa sfuocata, se si hanno delle difficoltà nel vedere da lontano o da vicino e se compaiono dei sintomi come bruciore, sensazione di corpo estraneo o eccessiva lacrimazione. I controlli saranno annuali in presenza di patologie o di difetti di vista conclamati, ogni due tre anni in assenza di sintomi.

 

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