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Ridurre la miopia? Possibile - Commenti (0)

ridurre la miopia

Sul prestigioso Journal of Ophtalmology è stata recentemente pubblicata una metanalisi che dimostra l’efficacia e l’accettabilità di questa pratica contattologica come trattamento per rallentare la progressione della miopia. Al lavoro hanno contribuito due ricercatori del nostro paese: Giacomo Savini, oftalmologo della Fondazione Bietti di Roma, e Antonio Calossi, optometrista dell’Università di Firenze. La loro presenza, in uno studio di tale portata, testimonia il livello di eccellenza della ricerca italiana condotta in questo campo.

La metanalisi è un lavoro di analisi statistica della letteratura scientifica, che permette di raccogliere dati pubblicati in diversi studi sullo stesso argomento al fine di giungere a una sintesi dei risultati. In questo caso la metanalisi è stata condotta su otto studi, che hanno coinvolto 769 bambini di età media 10 anni, seguiti per almeno due anni.

Nei ragazzi trattati con l'ortocheratologia, la progressione dell'allungamento del bulbo oculare è diminuita di circa il 50% e il tasso di abbandono dal trattamento, cioè il drop out, è stato simile a quello del gruppo di controllo, dimostrando che l'ortocheratologia, oltre a essere efficace, è anche pienamente accettabile per i giovani portatori».

Come precisa Calossi, negli studi analizzati non è stato riportato alcun caso di complicanza grave che abbia lasciato come esito danni permanenti all'occhio o alla visione. «Istruendo adeguatamente i ragazzi e le famiglie e rispettando un corretto programma di controlli, l'utilizzo di lenti per ortocheratologia notturna è sicuro quanto la contattologia convenzionale, tuttavia i rischi non sono mai nulli ed è fondamentale non abbassare mai la guardia - sottolinea ancora Calossi - La chiave per fornire un trattamento ortocheratologico efficace e sicuro è la proficua collaborazione fra i professionisti coinvolti in questa procedura, medici e tecnici, specializzati e costantemente aggiornati in questo campo, per essere in grado di seguire i più alti standard professionali».

 

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Selfie-sfilata PE 2016 per Dolce&Gabbana sunglasses - Commenti (0)

sfilata dolce&gabbana

 

Sinonimo di eleganza e buon gusto italiano, anche per quest'anno Dolce&Gabbana conferma il culto del piacere per il bello. L'italianità risulta essere sempre al centro dello spettacolo, anzi quasi a vederla spiattellata spudoratamente. Cosi che, per questa collezione P/E 2016 ritroviamo abiti inneggianti alle maggiori località marittime e di interesse italiane: Capri, Taormina, Portofino, Amalfi.. solo per citarne alcune. 

In questo banchetto italiano, quasi come se fosse un pranzo domenicale, l'occhiale diventa elemento di esaltazione dei tratti distintivi locali del territorio. Su modelli oversize ritroviamo arrampicati elementi inneggianti all'italianità, dai limoni tipici della costiera amalfitana ai preziosi dorati, dalle rose barocche alle linee clasiche vintage che inneggiano a tempi ormai andati.

dolce&gabbana sunglassesdolce e gabbana occhiali da sole 2016

 

Una dichiarazione d'amore che valica ogni confine delimitato fino ad ora unita all'evoluzione dei tempi di oggi, i selfie. O meglio, una sfilata di selfie. Quasi a sottolineare come le destinazioni vacanziere e le località più belle debbano essere immortalate con un auto-scatto. 

Anche se non sembra aver subito influenze strutturali, noi questo stile lo amiamo. Indiscutibile.

 

Scopri la collezione Dolce&Gabbana:

Dolce DG 4259   dolce DG 4216   dolce DG 4234

 Dolce&Gabbana DG 4259                Dolce&Gabbana DG 4216                 Dolce&Gabbana DG 4234

 

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Google X, una lente a contatto per diabetici - Commenti (0)

google smart lens

 

Google si assicura il brevetto per le lenti a contatto in grado monitorare il livello di zuccheri nel sangue dei pazienti diabetici. A sorpresa, potrebbero debuttare prima del previsto.

Il progetto avviato da Google X, centro di ricerca Google, volto alla realizzazione di lenti a contatto “smart” sembra essere entrato nel vivo. All’inizio del 2014, Google ha annunciato lo studio di un nuovo tipo di lente a contatto destinato ai pazienti diabetici; si tratta di una lente che, grazie ai sensori al suo interno, è in grado di monitorare costantemente ed in maniera non invasiva, il livello di glicemia nel sangue, attraverso l’analisi del liquido lacrimale. Una tecnologia ancora in fase sperimentale, ma che, grazie alla collaborazione con la casa farmaceutica svizzera Novartis, divisione Alcon, potrebbe debuttare prima del 2019, in netto anticipo sulle previsioni.

 

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