La cataratta è responsabile di oltre la metà dei casi di cecità nel mondo; colpisce circa 20 milioni di persone e la rimozione chirurgica del cristallino fino ad ora è l’unica soluzione.
Ma scienziati americani e cinesi hanno fornito prove incoraggianti del potenziale di un collirio per il trattamento della cataratta, che potrebbe passare alla sperimentazione clinica in meno di un anno.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dimostra che il trattamento della cataratta con il lanosterolo, un composto degli steroidi, è in grado di ridurre l’opacizzazione del tessuto. I risultati identificano la molecola come una componente chiave nella formazione della cataratta ed evidenziano il suo potenziale come trattamento non chirurgico.
Il team di ricercatori della University of California, San Diego (UCSD), ha sequenziato il DNA di un certo numero di bambini con cataratta congenita, trovando mutazioni in geni legati alla produzione di lanosterolo.
Utilizzando occhi affetti da cataratta prelevati da conigli, i ricercatori hanno scoperto che incubando il cristallino in una soluzione di lanosterolo per un certo numero di giorni, se ne riduce l'opacità. Colliri a base di lanosterolo sono stati sperimentati anche per aumentare la chiarezza della lente in cani con cataratta legate all'età.
La produzione di lanosterolo è essa stessa un passaggio chiave nella sintesi del colesterolo, ormoni steroidi e vitamina D. I ricercatori suggeriscono che la molecola può penetrare nei ciuffi di proteine, permettendo loro di diventare solubili in acqua.
Il professor Kang Zhang, da UCSD, ha detto a Nature: "Il nostro studio è il primo a dimostrare che il lanosterolo (e i suoi composti correlati) può essere una nuova classe di farmaci volta alla prevenzione e alla cura della cataratta".
Ha poi aggiunto: "Dal momento che il lanosterolo è una molecola prodotta dal nostro corpo, il problema della tossicità di un farmaco sarà minima o nulla. Così prevedo che avvieremo le sperimentazioni cliniche per il trattamento della cataratta entro un anno. "
Siamo sicuri che i progressi della scienza ci porteranno sempre più a risolvere problemi difficili con soluzioni sempre meno invasive e risolutive.
Continuiamo a sostenere la ricerca e lo sviluppo oggi per un futuro migliore domani.
Potrebbe interessarti anche:
La cura degli occhi dopo i 50 anni
Lenti Progressive #1 Massimo Comfort
Immaginate di vedere dopo 25 anni
6 motivi per utilizzare lenti da sole polarizzate