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Messaggio di "2015" marzo

Sei sicuro di avere la giusta correzione? La vista è una cosa seria. - Commenti (0)

correzione visiva

 

Un italiano su cinque non si è mai sottoposto a un  controllo della vista, più del 60% non si sottopone ad un esame da oltre tre anni, una persona su quattro ha un difetto visivo non corretto.

In Italia sono raddoppiati i miopi rispetto a 40 anni fa: erano il 13%, ora sono il 25%, pari a 15 milioni di persone. Eppure il 42% dei difetti visivi è rimediabile attraverso l’uso di adeguati mezzi di compensazione visiva, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ecco come la salvaguardia del bene vista e la verifica dell’idoneità del mezzo di compensazione visiva utilizzato, diventano di fondamentale importanza.

Infatti, se in Italia la percentuale di chi è costretto a far uso di occhiali è balzata in quarant’anni dal 13 al 25%, è anche vero che negli ultimi anni, complice anche la crisi, si utilizzano in modo crescente occhiali e lenti non più adeguati, o soluzioni “fai da te”, come l’occhiale d’emergenza, che diventa di uso quotidiano davanti il computer o la tv.

Tutti questi comportamenti scorretti, oltre a non portare alcun beneficio alla visione, spesso mettono a rischio la salute visiva.

Per questo motivo, oggi mettiamo a disposizione la nostra professionalità per dare una corretta informazione sul tipo di montature, lenti oftalmiche e lac oggi disponibili e per ricordare tra l’altro che è fondamentale proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti e dalla luce blu potenzialmente nociva degli apparecchi elettronici.

 

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 ottica scauzillo

Fonte: Ottica italiana. Organo ufficiale della Federottica.

 

L’occhio...più è anziano, più è attento! - Commenti (0)

anzianità occhio

È il motivo per cui la loro vista può essere “confusa”: con l'età, infatti, si perde il filtro che consente sia di scartare le informazioni visive superflue che di selezionare quelle che giungono al cervello.

Lo rivela un esperimento, condotto presso la Brown University di Providence e riportato dall'Ansa, su dieci anziani e dieci giovani: dovevano riconoscere i numeri su uno sfondo pieno di immagini, fonte di distrazione, come puntini in movimento. Mano a mano che i test erano ripetuti sia gli anziani sia i giovani miglioravano le proprie performance nel riconoscimento dei numeri.

Ma è emerso che solo gli anziani erano anche capaci di riferire la direzione dei punti, anche se non era loro richiesto di tenere d'occhio i puntini. In un certo senso, sottolinea la ricerca, è come se gli anziani avessero visto di più e il loro cervello imparasse di più inglobando maggiori informazioni, anche dettagli inutili che l'occhio giovane è, invece, in grado di selezionare.

 

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ottica scauzillo

Fonte:  Divisione di Oftalmologia, Brown Alpert Medical School