È il motivo per cui la loro vista può essere “confusa”: con l'età, infatti, si perde il filtro che consente sia di scartare le informazioni visive superflue che di selezionare quelle che giungono al cervello.
Lo rivela un esperimento, condotto presso la Brown University di Providence e riportato dall'Ansa, su dieci anziani e dieci giovani: dovevano riconoscere i numeri su uno sfondo pieno di immagini, fonte di distrazione, come puntini in movimento. Mano a mano che i test erano ripetuti sia gli anziani sia i giovani miglioravano le proprie performance nel riconoscimento dei numeri.
Ma è emerso che solo gli anziani erano anche capaci di riferire la direzione dei punti, anche se non era loro richiesto di tenere d'occhio i puntini. In un certo senso, sottolinea la ricerca, è come se gli anziani avessero visto di più e il loro cervello imparasse di più inglobando maggiori informazioni, anche dettagli inutili che l'occhio giovane è, invece, in grado di selezionare.
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Fonte: Divisione di Oftalmologia, Brown Alpert Medical School