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Mal d'auto mentre si legge in viaggio, perchè?

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Cosa succede al nostro cervello mentre affrontiamo un viaggio in auto cercando di ingannare il tempo con una lettura?

 

Che siano le poche pagine di un libro o una sfilza di messaggi su whatsapp, fa poca differenza.. Per quanto volenterosi siamo, aggirare il mal d'auto è paragonabile all'evitare l'inevitabile.. dobbiamo solo accettare le conseguenze, lievi o meno, che ci attendono.

Da ottimi metodi per ingannare il tempo.. a trappole che lasciano spazio a nausea e mal di testa. Ovviamente c'è sempre chi risulta immune a questi effetti collaterali, ma, per la maggior pate di noi, il malessere prende il sopravvento.

Perchè il nostro corpo non riesce a controllare questi impulsi improvvisi?

Il dottore in neuroscienze Dean Burnett, autore del saggio 'The Idiot Brain', ci spiega a quale "giochetto" ci sottopone il nostro cervello. Proprio in questa direzione, il libro vuole mettere in luce aspetti di debolezza di un organo cosi delicato come il cervello, il mal d'auto, soprattutto quello causato dalla lettura, potrebbe essere uno di quei tanti difetti.  

mal d'auto libro otticascauzillo.com

"Quando viaggiamo in auto, il cervello riceve messaggi contrastanti - ha spiegato l'autore -. Da una parte riceve messaggi dai muscoli e dagli occhi che comunicano una sensazione di staticità mentre i sensori del sistema dell'equilibrio dicono che siamo in movimento. Entrambi sbagliano. C'è un abbinamento sbagliato tra i sensori. E l'unica cosa che causa questa condizione, questo non allineamento, è il veleno. È come se il cervello 'avvertisse' di essere stato avvelenato. E quando si viene avvelenati, la prima cosa per rigettare la pozione velenosa è espellerla. Come risultato quindi iniziamo a sentirci confusi, iniziamo a sentirci male perché il cervello è costantemente 'preoccupato' e teme di essere stato avvelenato".

Ovviamente questo può accadere ogni qualvolta si è in macchina, ma in maniera specifica per chi soffre di mal d'auto. A maggior ragione quando si legge un libro, un giornale, i messaggi sul telefonino.  "Quando sei in macchina, puoi guardare fuori dal finestrino. Puoi vedere il paesaggio scorrere. Avverti il passaggio e il movimento stesso e questo, per alcuni, serve a creare una sorta di equilibrio, a bilanciare il sistema. Il cervello pensa: 'Oh guarda, le cose si muovono, dovremmo essere in movimento' e calma il malessere che ne sarebbe potuto scaturire", ha spiegato Burnett.  Quando si è immersi nella lettura, tutta l'attenzione è focalizzata sulle informazioni visive e non dall'esterno, motivo per il quale il cervello fatica a inviare messaggi per circoscrivere il malessere. In sostanza, il cervello non recepisce che siamo in movimento in quanto i feedback che riceve dalla vista non lo aiutano a capire che il nostro corpo è in movimento. Il famigerato mal d'auto è strettamente paragonabile al mal di mare; per non sperimentarlo sulla propria pelle sarebbe meglio rimandare la lettura ad un altro momento. 

Ma cerchiamo di vedere il lato positivo, almeno quando siamo in viaggio in auto riusciamo a dare una pausa ai nostri occhi.. Tutti i giorni, per tutto il giorno, veniamo risucchiati dall'irrefrenabile sete di notizie, a prescindere dalla loro utilità o meno.  

Ricaviamoci questi spazi nel quotidiano, i nostri occhi ci ringrazieranno, o se proprio non riusciamo a farne a meno, scegliamo le lenti giuste per lo smartphone: ZEISS DigitalLenses ! 

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