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Messaggio di "2015" dicembre

Immaginate di vedere dopo 25 anni - Commenti (0)

E' accaduto in USA, a ricevere il dono della vista 'artificiale' è stata una mamma del Colorado in grado di vedere per la prima volta dopo 25 anni.

Nata con la retinite pigmentosa, Jamie Carley, per più di due decenni ha vissuto senza la sua vista. Malattia degenerativa, la retinite induce le cellule della retina a morire lentamente. Ma grazie a un nuovo occhio bionico, la madre del colorado ha recentemente ricevuto il dono di una vita.

Solo ad immaginarlo cosa possa significare, tra il buio totale.. un barlume .. vedere un figlio dopo anni. Un emozione che non riusciamo ad immaginare!

Carley ha ricevuto l'impianto retinico Argus II (ne avevamo parlato un po di tempo fà: Protesi robotiche e vista), un microchip che funziona tramite un paio di occhiali dotati di fotocamera che inviano impulsi a degli elettrodi impiantati dietro la retina in grado di stimolare il nervo ottico. Ripristinare "piccole quantità" di visione, questo l'obiettivo dell' UC Health Eye Center.

Grazie all'impianto, Carley può percepire la luce, buio e i contorni degli oggetti. Impensabile non riuscire a capire lo stupore nel vedere l'ombra di una macchina che sta passando.
Ma forse la cosa più incredibile che ha visto fino ad ora è la sagoma di suo figlio. Ha perso la vista completamente dall'età di 26 anni, quando suo figlio (oramai quasi trentenne) aveva 3 anni.

L'UC Health Eye Center è speranzoso e certo che, nei prossimi mesi, giorno dopo giorno, il cervello di Carley imparerà a interpretare segnali ottici e la sua vista sarà in constante miglioramento.

Queste sono le storie che ci piace ascoltare, di come, con il progresso tecnologico, potremo risolvere problemi con soluzioni fino ad ora sconosciute. Tanto è stato fatto e molto altro ci aspetta ma la direzione è quella giusta.

Un giorno sapremo come curare o come rispristinare i danni inflitti da malattie degenative, proprio come la retinite pigmentosa.

 

 

ottica scauzillo

Il mio disagio con gli occhiali - Commenti (0)

Quando ti capita di entrare anche sotto la doccia con gli occhiali significa che stai vivendo un vero e proprio disagio.

Solo chi ha sempre portato o si ritrova a portare gli occhiali da vista può capire alcuni disagi quotidiani a cui bisogna soccombere per vederci meglio, ovviamente oltre al già non vederci bene.

Il primo disagio lo si avverte prima ancora di cominciare la giornata, appena ci si sveglia. C’è da dire che già quando ci svegliamo facciamo fatica a mantenere gli occhi aperti e a vederci bene, se poi ci si è dimenticati di lasciare gli occhiali sul comodino, la giornata comincerà di sicuro nel migliore dei modi. Per una persona distratta e non attenta come me, le prime ore del mattino si rivelano un incubo ripetuto, giorno per giorno.

Un altro piccolo problemino che può capire solo chi convive con gli occhiali tende a manifestarsi in inverno, soprattutto quando si beve qualcosa di caldo o ancora meglio quando si entra in un posto affollato. Ed eccoci li a vedere il nulla, ancora peggio di quanto uno già non vede, nell’attesa che si alzi prima o poi il banco di nebbia. Per non parlare della pioggia.

Un altro disagio che riguarda tutti, chi più chi meno, lo si avverte quando capita di avere gli occhiali sporchi.. anche se uno li lava, dopo due minuti sono ancora sporchi e quindi passi il tempo a pulirli o a rassegnarti e convivere nell’avere una visione distorta del mondo circostante.

Ed eccoci qui.. arrivati al termine della giornata,  a quel momento in cui non vediamo l’ora di sdraiarci e rilassarci, semmai accompagnati solo da un bel film.. qui due sono le cose: o li togliamo (per chi riesce ancora a vederci bene) oppure, di sicuro, non riusciremo mai a goderci appieno la morbidezza del cuscino, sempre sacrificati a stare rigidi sul chi va là.

Questo vuole essere uno sfogo per chi, come me, per vederci meglio deve affrontare queste piccole insidie quotidiane. Del resto.. come farne a meno?

Per ora abbiamo parlato solo di disagi, gli aspetti positivi semmai li approfondiremo la prossima volta !

 

Saluti

Giovanna

ottica scauzillo

Lenti Progressive #1 Il massimo comfort - Commenti (0)

Valutando le tue necessità, la tua prescrizione e la montatura scelta, ti abbiamo fornito lenti che si adattano perfettamente a te e che ti garantiscono una visione naturale e rilassata in tutte le condizioni e circostanze. Questo avverrà perchè ti sei affidato all’ottico che reputi abbia maturato le competenze necessarie all’implementazione del tuo nuovo paio di occhiali progressivi.

Il nostro intento è quello di fornire una rapida guida che  contiene utili informazioni sulle lenti e ti offre qualche consiglio pratico per trarne il massimo comfort e una nuova giovinezza.

Cominciamo dallo sfatare un mito: il tempo di adattamento. Quanto impiegherò ad adattarmi al mio nuovo paio di occhiali?

Partiamo da un basilare presupposto , ogni volta che indossi un nuovo paio di occhiali, il tuo cervello deve abituarsi alle nuove lenti.

In genere, il tempo di adattamento alle lenti progressive può variare da un giorno a tre settimane.

La variabilità di questo periodo è influenzata da diversi fattori.

I principali sono:

- Il valore dell’addizione

- Eventuale aumento di gradazione rispetto alle lenti precedenti

- La propria esperienza con le lenti precedenti

Il nostro intento è quello di aiutarti ad utilizzare le tue nuove lenti in modo semplice e confortevole.

Non esitare a consultarci, saremo lieti di rispondere alle tue domande ed eventualmente di regolarti gli occhiali, avendo le competenze e le attrezzature necessarie.

Ti auguriamo una buona visione con i tuoi nuovi occhiali con lenti progressive!

 

 

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