Sviluppata alla Singularity University dal 22enne italiano Alberto Rizzoli e da Marita Cheng, 26 anni, Aipoly è un’app dedicata alle persone non vedenti.
Cos’è Aipoly
E’ un assistente personale intelligente che permette alle persone cieche o ipovedenti di conoscere cosa li circonda, tramite semplici foto e un successivo output audio. Dopo lo scatto, l’immagine viene caricata sul server dell’applicazione e viene taggata e studiata. Il risultato, poi, viene restituito all’utente in forma di testo o di audio.
Aipoly, dunque, permette a persone con disabilità visive di ricostruire immagini molto più dettagliate e fedeli alla realtà.
A chi si rivolge Aipoly? Ai 285 milioni di persone cieche ed ipovedenti nel mondo che, in tempi brevi, potranno ritornare a “vedere” il mondo che li circonda e riconquistare l’autonomia di movimento.
«Abbiamo pensato che creando un algoritmo in grado di disegnare le immagini di ciò che lo circonda» spiega Alberto «L’utente avrebbe a disposizione una guida innovativa ed efficace. Ogni utente riconoscerebbe se ci sono ostacoli per strada (statue, siepi e recinti, alberi o altri impedimenti sul cammino) diventando più indipendente. In questo modo non dovrebbe per forza contare su altre persone».
In attesa di test ufficiali, Alberto e Marita hanno coinvolto più di cento non vedenti nello sviluppo del loro progetto. E grazie alle loro impressioni positive, l’app ha raggiunto un elevato livello di sviluppo: «Ma come tutte le innovazioni in questo settore servirà ancora del tempo per raggiungere traguardi ancora più importanti».
Link del video illustrativo: https://goo.gl/LdsIW8
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